E’ una giovane artista - Sara Lautizi, in arte ANAM - la protagonista della collaborazione mensile di Italica Net con Mecenate.

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Un progetto che nasce con l’intento di promuovere sul mercato globale artisti italiani di nascita o di formazione, uniti dalla consapevolezza che l’arte italica è un unicum in tutto il mondo. Il sito www.mecenate.online ne è la vetrina, merita una visita approfondita…

 

Potrebbe bastare anche solo il titolo di un’opera, per far capire la genialità di un’artista. “Il rituale guarente della mano dopo una frattura scomposta” è una delle tele più recenti di Sara Lautizi: una trentenne marchigiana che dal natio borgo selvaggio nell’entroterra di Fermo ha ereditato una particolare sensibilità artistica, poi messa in gioco e costantemente arricchita sia grazie agli studi d’arte a Macerata che attraverso le singolari esperienze vissute in varie città d’Italia – in Toscana, a Piacenza, a Milano, a Bolzano dove oggi abita...

La qualità e la singolarità della sua espressione – sia nelle intense e colorate opere a olio, quasi cubiste, che nei delicati disegni a penna e a inchiostro – le hanno aperto le porte di numerose gallerie, in Italia e all’estero: ma soprattutto le hanno permesso di far parte dei cento migliori artisti emergenti ad Expo Arte Italiana, nel 2015. Una bella soddisfazione, e al tempo stesso una sorta di “investitura”: come a dire che si sentirà parlare di lei per molto, molto tempo ancora…

Sara, peraltro, artisticamente si firma ANAM, che in sanscrito significa “senza nome”: “è un omaggio a un uomo illuminato che si chiamava Avasa, grazie al quale ho tratto il coraggio, da giovanissima, per buttarmi nel mondo dell'arte e farmi forza credendo alla Vita”.

Un nome “nuovo” (lo aveva adottato anche Tiziano Terzani, nella fase finale della sua vita) per battezzare simbolicamente una ripartenza: per una vita – anche artistica – ancora più vera, non condizionata da etichette o da definizioni a priori.

Articolo a cura di Mecenate.online