Federico Fellini cento anni fa nasceva a Rimini, il 20 gennaio 1920. La Poetica dei suoi film ha sempre proposto un immaginario sospeso tra sogno e realtà, tra desideri e ossessioni. Il suo realismo cinematografico ha fatto guadagnare al regista ben cinque premi Oscar. La strada, Le notti di Cabiria, 8 e mezzo e Amarcord, i film premiati e nel 1993, un Oscar alla carriera.
Non esiste un unico punto di vista per parlare del lavoro di Federico Fellini, è per questo che in occasione del centenario dalla sua nascita sono nate una serie di iniziative, tutte molto diverse tra loro. Eccone alcune segnalate da Amica.it
Fino al 15 Marzo si terrà a Rimini la mostra “Fellini 100 Genio immortale”, presso Castel Sismondo.
Film, disegni, costumi, manoscritti, fotografie. Il centenario della nascita di Federico Fellini non poteva che partire dalla sua Rimini, la città che gli ha dato i natali e che ha lasciato un’impronta fondamentale anche nel suo cinema. La mostra è curata da Marco Bertozzi e Anna Villari, e progettata dall’infallibile Studio Azzurro di Milano. È in programma fino al 15 marzo a Castel Sismondo, per poi diventare itinerante. Ad aprile 2020 è a Roma presso Palazzo Venezia. Poi andrà a Los Angeles, Mosca e Berlino.
Fino al 28 febbraio sarà possibile visitare, presso la Biblioteca Angelica di Roma, una mostra fotografica interamente dedicata al regista. Sarà possibile visionare circa trenta immagini provenienti dalla Fototeca Nazionale (Centro Sperimentale di Fotografia). L’idea è di restituire al pubblico l’uomo presente dietro al mito del regista. Non è un percorso filmico o biografico, ma sentimentale. In occasione della mostra, Edizioni Sabinae ha pubblicato il volume Federico Fellini con 150 immagini in grande formato provenienti dalla Fototeca Nazionate (CSC) da cui la mostra è tratta.
Dal 20 gennaio sempre a Roma, Cinecittà, sarà possibile partecipare all’iniziativa Ferretti sogna Fellini. Dante Ferretti, lo scenografo premio Oscar che ha tramutato i sogni del regista in realtà, dedica al regista una mostra-installazione. La mostra sarà esposta in modo permanete presso la storica Palazzina Fellini a Cinecittà, l’allestimento può essere definito una piccola città dentro Cinecittà. Si snoda in tre ambienti che sono tre tappe di un viaggio nei luoghi elettivi dell’ispirazione del regista:
1) L’automobile, che per Fellini non era solo un mezzo di trasporto, ma anche il luogo prediletto in cui conversare, scambiare idee e raccontare i reciproci sogni con amici e collaboratori.
2)La casa di piacere, sintesi dell’immaginario racchiuso nel film La città delle donne.
3) Il cinema, o meglio Il Fulgor di Rimini, luogo emblematico dell’infanzia del regista.
Fino al primo marzo, a Trieste, si potrà partecipare alla mostra “La dolce vita – 8½. Fotografie di scena”, in programma presso Magazzino delle idee. Protagonisti sono i fotografi di scena di La dolce vita e 8½. Pierluigi Praturlon, autore delle famosa foto di Anita Ekberg nella fontana di Trevi. Gideon Bachmann, tra i più famosi fotografi amici di Pasolini e Fellini. Paul Ronald, chiamato dallo stesso Fellini sul set di 8½.
Le 120 foto selezionate sono accompagnate da racconti, ritagli stampa, manifesti e documenti che svelano come le due opere di Fellini, tra problemi di produzione e ostacoli di censura, videro la luce.
Dal 17 settembre al 15 novembre a Milano, sarà possibile visionare “1920 – 2020 Federico Fellini - Un racconto” presso Palazzo Reale. La mostra è curata da Vincenzo Mollica, Alessandro Nicosia e Francesca Fabbri Fellini, nipote del regista. La mostra 1920 – 2020 Federico Fellini - Un racconto, nasce con l’obiettivo di essere come Federico Fellini avrebbe immaginato una mostra su sé stesso. Sarà ricca di materiali d’archivio: costumi, bozzetti, appunti. E sui suoi film!