365 Days of War in Sormani

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Un cumulo di 365 libri bianchi, macchiati di rosso, vengono esposti nelle sale della Biblioteca Sormani di Milano ad un anno esatto dallo scoppio della guerra in Ucraina.

 

Biblioteca Sormani di Milano, apre le porte ad una istallazione artistica inaugurata alla presenza dell’assessore alla Cultura Tommaso Sacchi.  L'opera si chiama “365 Days of War” e viene esposta ad anno esatto dall’invasione russa in Ucraina. L'’installazione si presenta come una catasta di 365 libri bianchi macchiati di rosso, ad indicare come nel contesto di guerra anche la cultura, il pensiero e la poesia fossero feriti a morte. Il progetto è stato promosso da Comune di Milano - Cultura, Biblioteca Sormani e LibriBianchi. L'opera d'arte è stata ideata da Lorenzo e Simona Perrone, coppia di artisti che trasforma i libri di recupero in sculture, imbiancandoli e trattandoli con gesso e vernice acrilica. L'opera esposta in Sormani continuerà a vivere e a crescere giorno dopo giorno. Ogni giorno di guerra si convertirà in un nuovo volume ferito, mentre un display conterà i giorni fino al termine del conflitto.

“L’installazione 365 Days of War richiama l’attenzione di tutti noi su un anniversario drammatico della storia attuale – dichiara l’Assessore Sacchi –. Un’opera di grande impatto emotivo e una potente rappresentazione simbolica delle vittime del conflitto in Ucraina. La dinamicità dell’installazione, che continuerà a crescere ogni giorno fino al termine del conflitto, amplifica la potenza del suo messaggio e rimanda all’insostenibilità della guerra”.

L’opera rimanda non solo alla catastrofe umanitaria causata dal conflitto, con migliaia di vittime tra civili e soldati, ma evoca il “genocidio culturale” provocato dalla guerra con la distruzione di oltre 300 luoghi legati alla cultura, tra biblioteche, scuole e musei. L’opera è visibile liberamente in Sormani negli orari di apertura della biblioteca.

"Dobbiamo assolutamente reagire a questo torpore della ragione” dichiarano gli artisti Lorenzo e Simona Perrone.