L’artista cinese Wu Weishan dona un’opera a Firenze

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In occasione dei 500 anni dalla morte di Leonardo, Wu Weishan regala una sua scultura all’Accademia delle Arti del disegno di Firenze.

L’opera in bronzo “La barca di Qi Bai Shi e Leonardo” raffigura il genio toscano che parla con Qi Bai Shi, il padre della pittura moderna cinese.

La cerimonia di inaugurazione della scultura si è svolta il 2 maggio a Firenze. Cristina Acidini, presidente dell’Accademia, ha accolto la prima opera di un artista cinese nella collezione e ha insignito l’artista del titolo di accademico d’onore.

Il più grande scultore cinese contemporaneo, che è anche Direttore del Museo Nazionale d’Arte della Cina, ha spiegato che il lungo bastone che tiene tra le mani Qi Bai Shi rappresenta “una linea che connette la terra con il cielo. Simboleggia la cosmologia e la visione artistica della cultura cinese. Da Vinci e Qi Baishi hanno vissuto a secoli di distanza, ma navigano entrambi nel lungo fiume della civiltà umana e potrebbero sostenere una conversazione che trascende il tempo e lo spazio”.

Wu Weishan

Wu Weishan nasce nel  1962 a Dongtai, nella provincia dello Jiangsu, e si laurea al Department of Arts of Nanjing Normal University nel 1987. Viaggia in Europa e in America per approfondire gli studi e per conoscere da vicino le opere dei grandi maestri della scultura italiana, come Buonarroti e Bernini, ma anche Marino Marini e Giacomo Manzù.

In circa 20 anni di carriera ha realizzato oltre 500 sculture. Ritrae spesso figure umane e importanti personaggi della storia cinese (Confucio, Lao Tze)  e occidentale (Marx). Con uno stile poetico, tenta di esprimere lo spirito della cultura cinese attraverso forme d’arte innovative.

Nel 2012 Roma ha ospitato una sua mostra personale (“Scolpire l’anima di una Nazione”)  ed è stato insignito del Premio d’Oro per l’Arte Internazionale dal Louvre, del Premio d’Oro dall’Accademia Nazionale delle Arti di Russia, del “Pangolin Prize” dalla Famiglia Reale Britannica. Nel 2017, è stato eletto accademico dell’Académie des beaux-arts di Francia.

Nanchino ospita una sua esposizione permanente.

Breve storia dell’Accademia delle Arti del Disegno

  • L’Accademia delle Arti del Disegno ha origine dalla Compagnia di San Luca formata, nel 1339, tra gli artisti fiorentini per “sovvenire così nelle cose dell’anima, come del corpo, a chi, secondo i tempi, n’avesse bisogno”. Tra gli iscritti più illustri: Donatello, Leonardo, Michelangelo, Palladio, Tiziano, Tintoretto.
  • Nel 1563 il duca Cosimo I de’ Medici approva il nuovo statuto dell’Accademia et Compagnia dell’Arte del Disegno. Ogni candidato al posto di accademico doveva presentare una sua opera che rimaneva proprietà dell’Accademia. Gli artisti più famosi si dovevano impegnare a formare gli artisti giovani.
  • Tra il 1563 e il 1577 gli artisti dell’Accademia sono coinvolti dal Vasari nel rinnovamento delle maggiori chiese di Firenze seguito alle disposizioni del concilio tridentino.
  • Nel 1680 viene allestita una prima esposizione pubblica delle opere degli artisti dell’Accademia nei chiostri del convento della SS. Annunziata.
  • Nel 1810 l’Accademia accumula 1.233 opere d’arte provenienti dai conventi soppressi dal governo napoleonico.
  • Nel 1882 il ministro della pubblica istruzione del Regno d’Italia, Guido Baccelli, decreta “di separare dagli Istituti di insegnamento da quanto riflette la conservazione dei monumenti e delle opere d’arte”. In conseguenza la Galleria dell’Accademia passa allo Stato.
  • L’Accademia è oggi divisa in cinque classi: Pittura, Scultura, Architettura, Storia dell’arte, Discipline umanistiche e scientifiche.