One Blood Family è un progetto che fonde R&B, afrobeat, beat elettronici e world music verso la riscoperta di diversi linguaggi artistici. Un gruppo nato a Torino nel 2017, formato da 7 giovani provenienti da diversi paesi dell’Africa, che trova nella musica la migliore modalità d’espressione delle istanze personali d’ognuno dei componenti. Un’unica voce che narra parole di speranza legate ad esperienze di vita nate tra i meravigliosi suoni e colori dell’Africa e giunte, poi, al momento dell’abbandono della terra in cerca di un solido futuro.
Seedy, Adama, Goodness, Ebraima, Sana, Keba, Gilbert: sette voci per sette diverse personalità, ognuna con interessi individuali ma accomunate dal desiderio di integrazione e asilo in Italia. Una volontà di espressione che si manifesta nel primo album “Elixir”, uscito il 30 Giugno 2021, composto da otto brani inediti, manifestazione della bellezza della diversità e grido di denuncia contro le discriminazioni. “Forget about these labels; let's just live in the moment. Memories are what we have yet”, parole mantra del primo singolo “Maria”, il racconto della One Blood Family, accompagnato dal video ufficiale in cui spicca la figura di Goodness Egwu, la giovane cantante nigeriana e unica donna della band, un concentrato di grinta e determinazione.
Un progetto che non sarebbe decollato senza il contributo dei due producer torinesi, Gabriele Concas e Matteo Marini, affiancati da Manuel Volpe e Simone Pozzi. Un contributo essenziale per convertire le emozioni in musica, orchestrando con attenzione e sensibilità suoni e suggestioni. Un’attività avviata nei laboratori musicali del centro “Villa5”, gestito dalla Cooperativa Sociale Atypica, la casa di accoglienza dei giovani e culla del primo nucleo dell’ensemble. Un percorso che, partendo dalle prime esibizioni dal vivo sui palchi dei festival italiani, ha sollecitato la crescita di un’orchestra unica in Italia e del loro album Elixir, prodotto dall'etichetta Black Seed Records/Egea Music. “Avevano voglia di esprimersi, ma più in generale di scoprire dei momenti diversi nella loro vita, che era sospesa tra incertezze e dubbi” afferma Manuel Volpe. “Parliamo di viaggi durati dai tre a i quattro anni: andare via di casa per intraprende un percorso da soli a quattordici, quindici anni è qualcosa per noi inconcepibile. Un sacrificio del genere è difficile da immaginare, eppure queste storie sono venute fuori e abbiamo cercato di accoglierle senza giudicare. Attraverso la musica, quindi, abbiamo provato a trasformare questi racconti in emozioni da condividere con altre persone”
One Blood Family è quindi un progetto culturale che, tramite la musica, cerca di affermare il principio base di appartenenza alla medesima comunità umana. Un’ondata di esperienze e sensazioni espresse in un album che vibra di emozione ed energia e che supera i confini geografici e le frontiere musicali. Siamo di fronte ad una nuova proposta musicale glocal, pienamente italica, che attraverso suoni e voci mescola culture lontane in un’unica espressione culturale ibrida ed efficace. Il mondo di oggi ha un volto nuovo e l’arte, come sempre, è in grado di mostrarlo.