Nonostante l’Italia si presenti come il paese con il cibo più amato al mondo, produttore di eccellenze gastronomiche di pregevole valore, quest’anno si è vista superare, nella classifica di Brand Finance Food, da marchi provenienti da USA, Svizzera e Cina.
L’amore internazionale per il cibo italiano sembra quindi non combaciare con il valore economico finanziario originato da immagine e reputazione dei maggiori marchi del Bel Paese. Dal report Brand Finance Food & Drink 2021, pochi sono i marchi italiani ad emergere: Ferrero, Barilla, Veronesi, Lavazza e San Pellegrino.
Una diversa ricerca condotta dallo stesso Brand Finance, effettuata su un campione di 75.000 adulti in 102 paesi rappresentativi, affermava la supremazia dell’Italia nel campo del food, riconoscendo questa qualità come uno dei principali Soft Power del Paese.
Massimo Pizzo director Italia di Brand Finance afferma: “Questa situazione di mercato indica che ci sono ampi margini di miglioramento delle esportazioni italiane, ma è necessario fare in modo che i consumatori siano attratti dai prodotti realmente italiani riconoscendone l’unicità. Tolti i pochi pesi massimi dell’industria alimentare, gli altri brand italiani fanno molta fatica ad affermarsi all’estero. Per crescere, i marchi italiani con velleità internazionali dovrebbero investire meglio nella riconoscibilità delle proprie marche. Il successo di un prodotto alimentare dipende moltissimo dall’immagine che il consumatore ha di quel prodotto”.
Tra i marchi che primeggiano nella classifica 2021 ritroviamo per il food Nestlè, Yili (n.d.r. Azienda casearia cinese) e Danone; sul fronte dei soft drinks primeggia Coca-Cola seguita da Pepsy e Red Bull.
Barilla è il marchio italiano di maggiore valore che grazie ad un incremento record anno su anno del 20% raggiunge i $3,30 miliardi. Grazie a questa crescita Barilla scala la classifica dal 22° al 13° posto.