Il business dei metamateriali

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Federico Scarpa fa parte di quella comunità di ricercatori e accademici italiani in Regno Unito che vantano carriere in posizione avanzate e che lavorano brillantemente alla ricerca di soluzioni innovative. Recentemente Scarpa, che è professore di Smart Materials and Structures al Bristol Composites Institute dell’Università di Bristol, ha ricevuto un prestigioso ERC Advanced Grant per il progetto Neurometa.

In una nota stampa Scarpa dichiara: “I miei interessi di ricerca sono nel campo dei metamateriali meccanici, progetto, modello e produco schiume auxetiche, compositi e strutture cellulari per lo smorzamento delle vibrazioni, vibroacustica e applicazioni multifunzionali. Sviluppo anche metamateriali basati su materiali biologici e naturali come fibre vegetali per prestazioni di dissipazione energetica in strutture composite e polimeriche”.

Ad oggi i metamateriali risultano innovazioni strategiche, tanto da far muovere ingenti somme di investimento.  Sia lo United Kingdom Research and Innovation (UKRI) sia il Knowledge Transfer Network (KTN) hanno recentemente investito all’incirca 1 milione di sterline per far partire nel Regno Unito un network sui metamateriali.  

I metamateriali vengono attualmente utilizzati con successo in diverse aree: dall'energia alla difesa, dalla sicurezza al campo aerospaziale, fino a trovare delle interessanti applicazioni nell’area dell’assistenza sanitaria. Numerosi studi di ricerche di mercato prevedono una crescita molto significativa nel prossimo decennio.

Nell’ambito di questi network UK per i metamateriali ci sono tre italiani in posizione di leadership, spiega Scarpa al sito della Farnesina “Innovitalia”. “Io sono il leader per la parte Mechanical Metamaterials, il professor Andrea di Falco è lead per la parte Metasurfaces e Gianluca Memoli per la parte Acoustic Metamaterials”.