Il Wine e Spirits italiano oltre i confini nazionali

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Il vino italiano: un insieme di emozioni inglobate in un unico prodotto che  accompagna la nostra cultura in un percorso identificativo di qualità.  Un’unicità che, in un’ottica mondiale, vede gli USA e la Germania contraddistinguersi tra i grandi importatori di vino del nostro Paese,  affiancati dal mercato canadese e da quello giapponese che prevedono un  consumo in forte crescita. La Cina, tra tutti, mostra uno dei maggiori  potenziali di sviluppo con un +6,3% annuo nel biennio 2021-22 e, infine, il  Vietnam - nonostante il mercato ancora non del tutto sviluppato -annovera  una rilevante crescita dei consumi.

Attualmente, le esportazioni italiane di vini e spirits valgono il 30% delle  vendite italiane di alimenti e bevande oltre confine e ammontano a 7,8  miliardi di euro nel 2020.

La pandemia ha, inevitabilmente, rappresentato nel corso dell’ultimo anno un  ostacolo per diverse produzioni, tra cui quella vinicola italiana che ha reagito  con un calo di fatturato del 4,1%. Le abitudini di consumo hanno, di  conseguenza, subito un cambiamento rilevante delineato, ad esempio, dalla  diminuzione della percentuale dei consumatori soliti all’acquisto di bottiglie di  vino nei supermercati dal 58% al 52%. Dati che dimostrano una propensione  degli italiani ad una ricerca più attenta verso la qualità e l’unicità.  Consumatori che, nonostante privilegino la GDO - grande distribuzione  organizzata - mostrano un crescente interesse nell’acquisto dei prodotti  all’interno di enoteche, negozi specializzati e cantine di alta qualità. 

Una tendenza che trova espressione, sopratutto, nell’investimento nel  digital della produzione che, tramite uno sviluppato e-commerce, consente  l’accesso diretto al viticoltore. Uno stravolgimento del proprio punto di  vista, alla ricerca di nuove modalità di comunicazione per entrare in simbiosi  con i potenziali clienti e segnare un punto di partenza verso la rinascita della  propria economia. 

E’ noto come quasi tutte le regioni italiane siano coinvolte nella produzione di  vini: dalle colline del nord, alle terre ricche e vulcaniche del sud. In  particolare, la principale regione esportatrice di vini, nel 2020, è il Veneto  con il 35,5% del totale dell’esportazioni, seguito dal Piemonte che, insieme  al Trentino-Alto Adige e all’Emilia-Romagna, va incontro ad un incremento  delle vendite al di fuori del territorio nazionale.

In conclusione, l’elemento che rende un prodotto italiano, come il vino, un prodotto vincente è la sua elevata forza evocativa. Non è, quindi, solo una  questione di qualità, ma rappresenta un gioco di storia antica e nostri saperi che, con raffinatezza e precisione, dà vita ad un prodotto pregnante  e comunicativo.