Andrea Branzi e la No-stop city

Alla fiera del design di Basilea protagonista Andrea Branzi e la sua ricerca sulle relazioni tra umani e paesaggio.

La galleria newyorkese Friedman Benda ha presentato alla fiera del collezionismo d’arredo Design Miami/Basel, la ricerca "Territories" - 25 lavori di Andrea Branzi creati negli ultimi quarant’anni partendo dal progetto No-stop city.

Con la ricerca visionaria No-Stop-City, nel 1970 Branzi concepisce e progetta un sistema metropolitano del futuro “fluido”, senza confini, all’interno del quale si muovono flussi di persone, informazioni e merci.

“Questi flussi per loro natura sono delle realtà senza territorio, sono diffuse, trasferibili. Non c’è più la rigidità e la fondatezza dell’architettura… Nella metropoli ormai ci si orienta basandosi sulle vetrine, sulle fermate pubbliche, sugli arredi urbani… sempre meno si guarda esclusivamente all’architettura. Questo la porta a non essere più percepita come matrice dell’ambiente urbano”.

Design

Secondo Branzi: “Gli oggetti hanno un’anima, sono gli interlocutori della vita quotidiana. Folletti domestici. Era così anche nell’antichità. Vasi, sedie, suppellettili delle case di Pompei sono antropomorfi o zoomorfi, perché erano considerati i numi tutelari della casa…”.

Nell'ambito dell'industrial design Branzi - noto per la capacità di interpretare e comprendere la realtà - ha collaborato con molti brand (Alessi, Artemide, Cassina, Pioneer, Up & Up, Zanotta…). Nei prodotti che crea trasferisce gli elementi che caratterizzano le sue riflessioni teoriche. Ama rappresentare gli opposti: natura vs. tecnolgia, paesaggio vs. architettura, selvaggio vs. civilizzato. Tra i progetti più noti:

  • Divano Superonda (1966) per Poltronova è un esempio di arredo scultura composto da blocchi di poliuretano, che si compongono liberamente secondo le necessità: il divano si trasforma in panca, chaise-longue o letto.
  • Collezione sperimentale di mobili per Alchimia
  • Collezione Animali domestici (1985) per Zabro in cui per la prima volta inserisce nelle sue proposte d’arredo rami di alberi (che ritroveremo anche nella collezione Plank)
  • sedie Aida e Armida (1987) per Zanotta
  • divano Axale (1989) e sedia Revers (1993) per Cassina
  •  letto matrimoniale con testata a cornice (2002) per OAK

Biografia

Architetto e designer, filosofo dello spazio e dell’oggetto, storico e teorico del design, Andrea Branzi è nato a Firenze nel 1938.  Supera la dislessia grazie al disegno e si laurea in Architettura a Firenze presentando come tesi  il progetto di un luna park all’interno di un ipermercato.  

Ha fondato con altri designer lo studio Consulenti design Milano (CDM), con cui ha sviluppato il centro di colorimetria creativa Colorterminal e il Centro design Montefibre, grazie al quale ha vinto il primo Compasso d'oro (nel 1987 vince il secondo Compasso alla carriera per l'attività di progettista e teorico).

È stato docente presso la facoltà di architettura di Palermo, oggi è Professore ordinario e Presidente del Corso di Laurea alla Facoltà di Interni e Design al Politecnico di Milano.
Co-fondatore e direttore didattico di Domus Academy, la prima scuola internazionale post-Laurea di design che gli ha consentito di conquistare il terzo Compasso d’oro alla carriera nel 1995 per l'attività svolta con l’Academy.

Autore di saggi sulla storia e la teoria del design ha curato numerose mostre in Italia e all'estero.

Nel 2018 la Royal Swedish Academy of Fine Arts di Stoccolma gli assegna il prestigioso premio Rolf Schock Prize in the Visual Arts.