L’ultima sfilata di Dolce&Gabbana valorizza sartoria e territorio

L’ultima sfilata di Dolce&Gabbana è stata presentata nella Valle dei Templi e nell’Ex sede dei Gesuiti di Sciacca. I raffinati abiti della collezione, oltre a proporre tessuti e decorazioni pregiate, si sono fatti portatori di mitologie, storie e narrazioni antichissime che la Sicilia ha ospitato ed alimentato  nel corso della sua storia.

«Abbiamo sfogliato tanti libri, ripensato a tutte le volte che nella vita, dalla scuola in poi, abbiamo incrociato immagini e racconti degli dei. Le collezioni sono nate così, ma altrettanto importanti sono i luoghi che abbiamo scelto per presentarle, il Tempio della Concordia e il palazzo del Seicento costruito dai gesuiti a Sciacca. Cerchiamo di creare brevi ma intensi viaggi, esperienze di bellezza che vanno ben oltre i dettagli di ogni look».

Alla realizzazione e all’organizzazione degli eventi, hanno lavorato migliaia di persone, in maggioranza provenienti dalla Sicilia. Il territorio siciliano è stato valorizzato  per l’occasione, mettendo in risalto la forte carica spettacolare e mitica che da sempre caratterizza la regione. Sono stati numerosi gli ospiti internazionali, che hanno potuto godere di un grandissimo spettacolo italiano, dove artigianato, alta moda e territorio sono riusciti a mescolarsi dando vita ad un evento unico ed irripetibile.

Di questa esperienza, i siciliani non avranno solo il ricordo. A Palma di Montechiaro, il famoso paese che fece da sfondo al Gattopardo di Tomasi da Lampedusa, Dolce&Gabbana hanno ripavimentato il corso principale, ristrutturato Palazzo Ducale e piantato palme e diverse varietà di fiori. La moda italiana, con questa occasione, ha mostrato  agli abitanti della provincia di Agrigento come prendere coscienza della smisurata bellezza del territorio che li circonda  e valorizzandolo,  si possa tornare a sentirsene custodi, così come lo erano gli Dei greci.