Nel 2017 riceve dall’ex presidente degli Stati Uniti Barack Obama, la più alta onorificenza che gli Stati Uniti d’America riconoscono ai giovani ricercatori in ambito scientifico. L’ingegnere Anna Grassellino è considerata tra gli scienziati più giovani e importanti al mondo.
Anna Grassellino è una donna che incarna pienamente i valori alla base dell’italicità: nasce a Marsala nel 1981 e dedica la sua vita alla ricerca ottenendo numerosi riconoscimenti. Nel 2005 la dott.ssa Gramellino si laurea presso l’Università di Pisa in Ingegneria Elettronica, per poi proseguire gli studi con un dottorato in Fisica presso l’Università della Pennsylvania. Nel 2012 inaugura la sua carriera al Fermilab, Fermi National Accelerator Laboratory di Chicago, prima nel ruolo di post-dottorato fino ad essere considerata un punto di riferimento nel settore della fisica applicata e delle tecnologie dei superconduttori. A 36 anni le viene conferito il Presidential Early Career Award for Scientist and Engineers, premio istituito nel 1996 da Bill Clinton per le sue scoperte inedite. Formazione internazionale, sete di conoscenza e spirito di innovazione fanno di lei un emblema della cultura scientifica italica nel Mondo. Qualche settimana fa la notizia dell’affidamento di 115 milioni da gestire e 200 scienziati da coordinare per costruire in 5 anni il computer quantico più evoluto mai esistito. Le sue numerose scoperte saranno di fondamentale supporto all’incarico che si appresta a ricoprire. Scopo del progetto che guiderà sarà lo sviluppo di nuovi sensori quantistici, che potrebbero favorire la scoperta della natura della materia oscura e di altre particelle subatomiche sfuggenti.
“A meno che non affrontiamo e superiamo il problema della decoerenza del sistema quantistico, non saremo in grado di costruire computer quantistici che risolvano nuovi problemi complessi e importanti. Lo stesso vale per i sensori quantistici con la gamma di sensibilità necessaria per affrontare questioni di vecchia data in molti campi della scienza. Il superamento di questo limite cruciale ci consentirebbe di avere un grande impatto nelle scienze della vita, nella biologia, nella medicina e nella sicurezza nazionale e consentirebbe misurazioni di incomparabile precisione e sensibilità nella scienza di base” - queste le parole dell’Ing. Grassellino.