Cristina Pozzi è Young Global Leader 2019

Cristina Pozzi è stata nominata Young Global Leader (2019 - 2024) dal World Economic Forum. L’importante riconoscimento non veniva assegnato da 5 anni a un cittadino italiano.

Il Forum seleziona ogni anno circa 100 persone Under 40 con una carriera particolarmente brillante e le invita a entrare nella comunità Young Global Leader. Cristina è stata scelta tra i leader del futuro su migliaia di segnalazioni raccolte in 70 Paesi.

L’associazione svizzera punta a dare alle personalità emergenti strumenti per massimizzare le loro potenzialità e l’impatto positivo che sono in grado di generare. Nei prossimi 5 anni Cristina parteciperà a executive education presso prestigiose Università (Standford, Harvard, Oxford..)

Laureata in Economia alla Bocconi, esperta di scenari futuri in relazione alle tecnologie emergenti (intelligenza artificiale, robotica, biotecnologie, stampa 3D, blockchain…) cerca di rendere questi temi comprensibili al vasto pubblico.

Ha fondato con Andrea Dusi e Andrea Geremicca Impactscool e insegna nelle scuole e nelle università ad affrontare il domani con consapevolezza e etica.

Ha pubblicato il libro “Benvenuti nel 2050. Cambiamenti, criticità e curiosità” (Editore EGEA) in cui aiuta il lettore a rispondere a domande tipo: come vivremo nel 2050? Cosa mangeremo? Come vestiremo? Come funzioneranno la riproduzione, il sistema sanitario e l’economia?

Nel suo sito scrive:

“Lo studio del futuro è profondamente legato alla riflessione etica... La libertà e la possibilità di prendere decisioni portano con sé il peso della scelta e della responsabilità e ci portano inevitabilmente nel campo pratico della filosofia morale.

Essere in grado di immaginare, condividere e creare un futuro migliore per la collettività è una scelta dall’enorme valore in termini di impatto sociale che può essere fatta da un singolo pioniere o da una moltitudine di persone, oggi anche grazie alla capacità di collegamento offerta dalle tecnologie…

In periodi come questo, in cui viviamo una crisi di visione e rischiamo di trovarci a navigare a vista in assenza di un obiettivo chiaro e condiviso, abbiamo la responsabilità e anche l’opportunità di riflettere sulle conseguenze delle nostre azioni, di scegliere i valori che vogliamo vedere nella società dei nostri figli e nipoti e di comportarci di conseguenza”.