E’ il professor Bruno Siciliano, dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II”, il papà del giovane robot direttore d’orchestra RoDyMan. Il professor Siciliano, ordinario di Automatica all’Università di Napoli Federico II e Direttore del Centro di Chirurgia Robotica (ICAROS), ha presentato per la prima volta in pubblico RoDyMan, raccontando al pubblico presente le nuove sfide della robotica intrecciata all’arte.
Il robot è stato realizzato dal PRISMA Lab, il laboratorio di robotica della Federico II. Il suo nome, è un acronimo che sta per Robotic Dynamic Manipulation, e nasce da un progetto promosso dal Consiglio Europeo della Ricerca che nel 2013 ha assegnato un finanziamento che mirava a sostenere la ricerca di nuove frontiere nella tecnologia.
Il robot ha imparato a dirigere un’orchestra, replicando i movimenti di conduzione del Maestro Carlini nell’atto di esecuzione di un brano di Bach. Grazie ad alcuni sensori, precedentemente applicati al Maestro, il robot è riuscito ad immagazzinare tutti i movimenti necessari per muoversi come un vero direttore d’orchestra.
E’ così, che per la prima volta il Conservatorio “Giuseppe Martucci” è stato diretto magistralmente da un robot dotato di intelligenza artificiale, permettendo la coinvolgente esecuzione di pezzi di Lully, Purcell, Bach e Clarke.
RoDyMan ha mostrato come le nuove tecnologie possano far incontrare l’alta ingegneria con la creatività, la precisione analitica con le emozioni, la robotica con l’arte.