Hannes, la mano protesica di derivazione robotica

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Hannes restituirà ai pazienti circa il 90% della funzionalità di una mano naturale e costerà circa il 30% in meno dei dispositivi attualmente in commercio.

L'innovativa mano protesica di derivazione robotica - sviluppata dal laboratorio congiunto Inail - Istituto italiano di tecnologia (IIT) - si contraddistingue per la durata della batteria, per la migliore capacità di presa e per la semplicità d’uso. Marco Zambelli (protagonista del video) è il paziente del Centro Protesi che ha testato per primo la nuova mano robotica.

Il dispositivo, senza necessità di intervento chirurgico, conferisce versatilità e naturalezza ai movimenti che sono equiparabili a quelli di una mano reale, per far sì che le persone amputate percepiscano Hannes come una parte di sé.

Il meccanismo alla base del movimento delle dita, della forza e del tipo di presa dipende da un sistema brevettato dal team IIT - Inail, che conferisce alla mano protesica la capacità di afferrare gli oggetti adattandosi alla loro forma e di resistere alle eventuali sollecitazioni esterne.

Le dita si piegano e possono assumere una postura naturale anche a riposo. Il pollice, in particolare, è orientabile in tre diverse posizioni e rende possibili i tipi di prese necessarie nella vita di tutti i giorni. Il polso può piegarsi in cinque posizioni, permettendone il movimento rotatorio in entrambe le direzioni.

Il sistema di controllo è mioelettrico, sfrutta cioè gli impulsi elettrici che provengono dalla contrazione dei muscoli della parte residua dell’arto, e implementa strategie basate su algoritmi di intelligenza artificiale. Questa tecnologia consente ai pazienti di comandare la mano semplicemente pensando ai movimenti naturali

Per personalizzare l’arto, il Rehab Technologies Lab ha realizzato un software che si collega alla mano robotica via bluetooth per calibrare i suoi parametri  in base alle esigenze e alle caratteristiche di chi la indossa e i guanti di rivestimento sono diversificati per uomo e donna.

Il dispositivo ha ottenuto il marchio CE come prodotto di classe 1 e sarà disponibile a partire dal 2019 in due taglie e in versione destra e sinistra.

Progetti in corso Inail - Fondazione IIT

  • Sviluppo di esoscheletri cooperativi per la movimentazione di carichi negli ambiti dell’industria, delle costruzioni e della logistica ai fini della riduzione dell’affaticamento dei lavoratori. Il progetto si propone di supportare la zona lombare, gli arti inferiori e quelli superiori nei lavoratori impegnati in attività fisicamente intense, al fine di ridurre significativamente i disturbi muscolo-scheletrici
     
  • Sviluppo di robot teleguidati per attività operative in luoghi di lavoro ad alto rischio di infortunio o di esposizione ad agenti infiammabili, esplosivi, chimici o biologici di particolare aggressività e/o tossicità. Il sistema di teleoperazione, attraverso l’uso di robot collaborativi, supporta i lavoratori nello svolgimento di attività pericolose