La prima sperimentazione di agricoltura smart è partita con la Cantina Voerzio Martini, azienda vinicola piemontese che nei suoi oltre 12 ettari di vigne produce pregiati vini delle Langhe. Questa storica azienda agricola ha avviato una sperimentazione in collaborazione con TIM che ha istallato una serie di tecnologie avanzate utili al monitoraggio dei campi.
Il risultato che ne deriva è una vigna “connessa” capace di produrre una grande mole di dati, raccolti attraverso sensori fissi installati tra i filari e da droni dotati di particolari camere che possono registrare lunghezze d’onda diverse da quelle della luce visibile. In questo modo segnalare gli stati di sofferenza delle piante risulta immediato e si facilita la messa in campo di un pronto intervento capace di eliminare malattie e parassiti vegetali. Lo scenario che si apre è quello dell’“agricoltura di precisione”: l’analisi dei dati permette di tenere sotto controllo costante i parametri climatici e del terreno, di monitorare lo stato di salute della coltura, e di determinare la necessità di irrigazione o di integrazione dei nutrienti del terreno, eliminando così il rischio di sprechi di acqua irrigua o fertilizzanti.
L’iniziativa racchiude in sé una forte vocazione italica, caratterizzata dall’impiego di tecnologie e ricerche all’avanguardia in grado di tutelare non solo la sostenibilità ambientale ma anche l’elevatissimo standard dei prodotti italiani che rendono unica la civilizzazione italica nel mondo. Ripensare all’agroalimentare con uno sguardo volto al futuro fa parte delle azioni che la civilizzazione italica caldeggia con entusiasmo.
TIM, partener tecnologico dell’operazione in una sua nota per la stampa scrive: “Per anni abbiamo faticato ad associare sensori, droni, elaborazione di dati in tempo reale a uno dei settori più tradizionali della nostra economia, l’agricoltura. Nel giro di poco tempo tutto è cambiato. Le aziende leader della nostra produzione agroalimentare hanno dimostrato che la tradizione può essere facilmente coniugata con l’innovazione, creando valore”. L’italicità pone alla base della sua credibilità iniziative ibride ed innovative come questa, ed è per questo che definiamo l’agricoltura smart un’innovazione di ispirazione italica.