L’esperienza Oltreoceano che il Professor Finotti ha avviato dal 19 gennaio non è la prima sfida che si prepara ad affrontare all’estero: da svariati anni è professore emerito di Italian Studies alla Pennsylvania University di Philadelphia e Presidente Internazionale dell’AISLLI-Associazione Internazionale Studi di Lingua e Letteratura Italiana.
“Quello che mi porta a New York è stato un percorso complesso – ha dichiarato Finotti in un’intervista a “il Piccolo”, quotidiano triestino - prima una lunga selezione, poi i tempi dilatati della burocrazia italiana: oltre alla Farnesina, infatti, la competenza ricade su altri quattro ministeri, quello dell’Università, dell’Economia e per i Beni culturali. Diciamo che le procedure non sono proprio immediate”.
L’avventura di Finotti si colloca in un periodo storico particolarmente incerto, in cui eventi ed attività dell’Istituto di cultura dovranno necessariamente fare i conti con l’emergenza Covid-19. Il Professore si dice comunque pronto a fronteggiare la situazione e a sfruttare al meglio gli insegnamenti ricevuti in questo periodo: “Il lockdown, le chiusure, il distanziamento ci hanno costretti a mettere in campo una serie di innovazioni che possono rappresentare delle opportunità. Pensiamo a grandi eventi come la Prima della Scala o il Festival Donizetti Opera di Bergamo: non hanno mai avuto così tanti spettatori all’estero, anche negli Stati Uniti. Un uso intelligente della tecnologia ci può permettere di raggiungere uditori nuovi e vasti”.
Il Prof. Finotti è da sempre particolarmente attento alle nuove generazioni, fatto dimostrato da una vasta serie di iniziative di formazione e dialogo con giovani in cui si è speso durante la sua carriera. Questa forte vocazione al dialogo sarà il tratto distintivo delle nuove iniziative dell’Istituto: “questa pandemia ha messo in luce la necessità che tra le generazioni vi sia maggiore solidarietà”.
Non ci resta che augurare un buon inizio di mandato al Prof. Finotti, certi che la nuova stagione dell’Istituto Italiano di Cultura a New York sarà all’insegna dell’inclusione, dell’innovazione e dell’italicità!