Una generazione fluida, che ha trasformato l’incertezza dei tempi in prospettive nuove e aperte sul mondo, nella determinazione di trovare una nuova casa (o molte altre case) in luoghi lontani come Londra, Milano o Berlino, fa da protagonista al romanzo “Spatriati” di Mario Desiati, autore pugliese che si aggiudica il Premio Strega 2022.
Gli “spatriati” sono tutti coloro che costretti ad andarsene dalla propria terra si mettono in cerca di futuro migliore. Ma attenzione, gli spatriati non sono gli Expat o i cervelli in fuga da tempo al centro di narrazioni nostalgiche e patinate, ma rappresentano i protagonisti di uno nuovo periodo storico dove essere ancorati a una sola tradizione più che un valore può rappresentare un limite al desiderio di libertà che accomuna le generazioni di questo millennio.
Il romanzo riverbera nei suoi protagonisti la filosofia che anima l’italicità: vivono in paesi e società distanti tra loro, culturalmente e geograficamente, si riconoscono in una community che non implica una rinuncia alle proprie identità e appartenenze nazionali, ma dà accesso ad una dimensione più ampia ed arricchente.
Il romanzo racconta la storia di due ragazzi di Martina Franca, lo stesso paese dell’autore, che si ritrovano a vivere fuori dagli schemi. Claudia non ama la provincia e per questo motivo si sposta tra Milano, Londra e Berlino. Partire significa partecipare ad una nuova dimensione identitaria di sradicati che cercano altrove la propria strada, ibridando le suggestioni delle terre di origine a nuovi stimoli da scoprire.
Il premio Strega, organizzato dalla Fondazione Bellonci, fu istituito nel 1947 da Maria Bellonci e Guido Alberti, produttore del famoso liquore Strega di Benevento a cui il premio deve il suo nome. In passato, grandi nomi della letteratura come Elsa Morante, Umberto Eco, Dacia Maraini, Alberto Moravia e Cesare Pavese hanno ricevuto questo importante premio letterario.