FAI: i 10 Luoghi del cuore 2019

di lettura

Per definire la classifica dei luoghi italiani da non dimenticare il FAI ha raccolto nella nona edizione il più alto numero di voti: 2.227.847 (+38% rispetto al 2017).

Questo successo testimonia l'amore e l'impegno che moltissimi Italiani condividono per la bellezza del nostro Paese. Da maggio a novembre i cittadini hanno votato e scelto i vincitori dell'iniziativa ai quali andranno contributi in denaro per essere recuperati.

I 37.200 luoghi oggetto di segnalazione costituiscono una preziosa mappatura spontanea di luoghi tanto diversi tra loro quanto amati, fatta di palazzi storici, chiese, castelli, borghi, ville, botteghe storiche, ma anche paesaggi, fiumi, giardini e sentieri.

I Luoghi del cuore sono posti unici, legati all’identità e alla memoria collettiva. Siti che emozionano, perché raccontano storie sorprendenti che oggi versano in stato di degrado o abbandono.

1° - Monte Pisano, Calci e Vicopisano (PI) - 114.670 voti

Il Monte Pisano fa parte del Subappennino Toscano e separa Pisa e Lucca. In questo territorio sono presenti numerosi borghi medioevali e resti di fortificazioni (borgo di Vicopisano, Rocca della Verruca, Certosa di Pisa, borgo di Ripafratta, abbazia di S. Maria di Mirteto ad Asciano, santuario di Santa Maria in Castello a Vecchiano, acquedotto mediceo da Asciano a Pisa, Borgo di Corliano). Prodotti tipicI della zona l'olio, le castagne, funghi. Un incendio devastante il 24 settembre 2018 ha mandato in fumo ben 1400 ettari.

2° - Fiume Oreto, Palermo - 83.138 voti

Il fiume Oreto, lungo circa 20 chilometri, scorre nei territori dei comuni di Altofonte, Monreale e Palermo e sfocia nel Mar Tirreno. A carattere torrentizio, anche nei mesi estivi conserva un deflusso sufficiente per la presenza di molte sorgive lungo il corso e per la ricchezza della falda.

3° - Stabilimento Termale, Porretta Terme (BO) - 75.740 voti

Il complesso degli antichi edifici termali "Terme Alte" di Porretta Terme è situato alle pendici del Monte della Croce, lungo il greto del Rio Maggiore. Diverse sorgenti salsobromoiodiche alimentano gli stabilimenti  Marte Reale, Donzelle e Leone-Bovi. Attualmente non è possibile visitare l'area, ma il Comitato S.O.S. Terme Alte si batte da anni per restituire questo bene alla popolazione.

4° Santuario Della Madonna Della Cornabusa Sant'omobono Terme, Bergamo - 47.936 voti

Il Santuario della Cornabusa è incastonato sul versante di un monte a picco sulla Valle Imagna e inserito all'interno di una caverna in cui sgorga una sorgente d'acqua. Tra il 1350 e il 1440, nel periodo delle lotte tra Guelfi e Ghibellini, per sfuggire alle violenze alcuni abitanti della zona si sono nascosti in questa cavità naturale (nel dialetto locale, “corna busa”), portando con sé una statuetta lignea della Madonna. Nel '500 fu edificato il santuario dedicato alla Madonna della Cornabusa. Punto di riferimento per tutta la comunità della Valle Imagna, richiede vari interventi di tutela e restauro di cui si fa portavoce un comitato locale.

5° Rasiglia: sito archeologico industriale del tessile, Perugia - 32.120 voti

A Foligno sorge la frazione di Rasiglia, nella valle del Menotre a 600 metri sul mare. Un intreccio di vicoli e vie d’acqua sorgiva su cui si affacciano edifici in pietra che un tempo ospitavano mulini ad acqua, lanifici, tintorie e delle attività artigianali legate alla lavorazione dei tessuti. Nella prima metà del Novecento i lanifici si trasferiscono a Foligno e il terremoto del 1997 ha ulteriormente contribuito allo spopolamento del borgo. Dopo decenni di quasi totale abbandono, il borgo sta rinascendo e alcuni edifici protoindustriali sono stati ristrutturati a uso abitativo e turistico. Il parco archeologico-industriale del tessile di Rasiglia costituisce un raro esempio di conservazione di tutte le fasi dell’antica produzione di manufatti tessili e testimonia il passaggio dai telai a mano, ai telai idraulici, a quelli meccanici Jacquard (oggi in attesa di restauro).

6° Laghi di Monticchio Rionero in Vulture, Potenza - 31.907 voti

Monticchio è una frazione situata ai piedi del Monte Vulture, uno dei più antichi vulcani dell’Appennino Meridionale. Il cratere del vulcano inattivo si è trasformato in due laghi, circondati da un meraviglioso ambiente che ospita l'Abbazia di San Michele, risalente al VII secolo.  La chiesa ospita un museo di storia naturale. Meta turistica, soprattutto nei mesi estivi, è ideale per fare escursioni a piedi o in bicicletta.

7° Chiesa Di San Francesco Pisa 24.997 voti

Monumento Duecentesco di straordinaria bellezza, gioiello dell’architettura del XIII secolo. Qui nel 1263 San Bonaventura ha approvato la Legenda Maior, la biografia di San Francesco. Monumento nazionale, proprietà dello Stato, è chiusa da due anni perché il tetto sta crollando. Anche il convento versa in pessime condizioni. Mancano i fondi per il recupero. Gli affreschi di Taddeo Gaddi, Jacopo di Mino del Pellicciaio, Taddeo di Bartolo, il campanile pensile - capolavoro di ingegneria costruito nel 1270 con due lati a sbalzo, unico al mondo - rischiano di scomparire.

8° Abbazia di San Michele Arcangelo a Lamoli di Borgo Pace Lamoli, Pesaro e Urbino - 24.742 Voti

Il complesso originario sulle pendici dell’Appennino Umbro-Marchigiano è stato realizzato dai monaci benedettini (IX - X secolo). Oggi vediamo la veste tardoromanica (XII secolo) composta da chiesa, monastero e foresteria. La chiesa conserva la caratteristica facciata a doppio spiovente con piccolo rosone e ha un campanile a vela.

9° Parco della Rimembranza, Napoli - 23.563 voti

Il parco Virgiliano è un parco panoramico del quartiere Posillipo aperto nel 1931. Negli anni sessanta è stato realizzato al suo interno un impianto sportivo con campo da calcio e pista di atletica e un anfiteatro per spettacoli teatrali e musicali. Nel 2002 il Virgiliano viene identificato come "Il parco letterario". Ispirandosi a "La Napoli del Grand Tour" alcune installazioni poste in punti panoramici riproducono alcuni testi con le impressioni e sensazioni espresse degli artisti – viaggiatori dell’epoca (come ad esempio Goethe).

Si estende su un'area di circa 92.000 m² a 150 m s.l.m., sul promontorio della collina di Posillipo, che sotto il parco è attraversata dalla grotta di Seiano. Dal sistema di terrazze che affacciano sul golfo di Napoli in un solo colpo d'occhio è possibile ammirare le isole di Procida, Ischia e Capri, il golfo di Pozzuoli, l'Eremo dei Camaldoli, il golfo di Bacoli e il promontorio di Capo Miseno, Monte di Procida, il Vesuvio, la Penisola sorrentina, la Baia di Trentaremi con i suoi resti archeologici e il centro storico di Napoli.

10° Castello Aragonese Taranto - 23.424 voti

Il primo nucleo del castello è stato costruito dai Bizantini nel 780 per proteggersi dai Saraceni e da Venezia. Con la sua pianta quadrangolare occupa l'estremo dell'isola su cui sorge il borgo antico di Taranto.  Nel 1486, Ferdinando I di Napoli amplia il castello conferendogli l'attuale struttura. Con l'arrivo degli Asburgo nel 1707, il castello diventa una prigione, ma con Napoleone Bonaparte ritorna alla sua funzione originaria.

Fonte: FAI