L’Italia possiede un ricchissimo patrimonio botanico, paesaggistico e artistico, grazie al clima e alla sua storia. Nell’Ottocento un soggiorno in Italia era una tappa obbligata nella formazione dei giovani europei più abbienti e molti artisti hanno descritto e rappresentato i giardini e i paesaggi d’Italia.
Lord Byron ha vissuto a Venezia, Goethe ci ha lasciato pagine memorabili del suo viaggio in Italia, Alessandro Dumas e Stendhal hanno soggiornato a Milano, Claude Monet e Auguste Renoir hanno tratto ispirazione dai paesaggi, oltre che dai maestri del Rinascimento.
L’inglese Sir William Hanbury dopo essersi trasferito nel Ponente ligure fonda, nel 1867, il giardino botanico di Villa Hanbury; il capitano scozzese McEacharn nel 1931 ha realizzato lungo le rive del Lago Maggiore il gioiello botanico di Villa Taranto; il generale William Montagu Scott Mc Murdo è l’autore del parco di Villa La Pergola, in Liguria.
Italian Botanical Heritage
Italian Botanical Heritage è un luogo di incontro per botanici, naturalisti, paesaggisti, architetti, vivaisti, giardinieri per professione o per passione. Un compagno di viaggio alla scoperta dell’immenso, ma ancora poco conosciuto, patrimonio botanico italiano (parchi e giardini storici e contemporanei, orti botanici, boschi antichi e alberi secolari, riserve e oasi naturalistiche, vigneti e oliveti, collezioni botaniche).
Sono oltre 2.300 i luoghi d’interesse botanico in Italia descritti nel sito e organizzati per regione di appartenenza. Tra questi troviamo:
- Le Fonti del Clitunno si trovano lungo la via Flaminia, fra Spoleto e Foligno. Il parco naturalistico custodisce le sorgenti del fiume Clitunno che gli antichi Romani ritenevano sacre e che sono state cantate da Virgilio, Giovenale, Byron, Carducci e per questo conosciute anche come “Le Sorgenti dei Poeti”. Aperto al pubblico tutto l’anno, con i suoi rigagnoli, le pozze e il piccolo lago dalle acque cristalline, il parco ospita uccelli acquatici, piante palustri e acquatiche, pioppi cipressini e salici piangenti. Poco oltre c'è il Tempietto del Clitunno, dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO.
- L’Orto Botanico di Padova fondato nel 1545 è il più antico orto botanico universitario ancora esistente nel luogo di origine. Il “giardino dei semplici” ospitava circa 2000 specie di piante medicinali coltivate a fini terapeutici o di studio. Alla sua attività si deve l’introduzione in Italia di molte specie come le patate, il sesamo, i lillà e alcune magnolie. Nel 1997 è stato inserito nella lista dei Patrimoni dell’umanità dall’UNESCO. L’orto ha attualmente una superficie di quasi 22.000 mq e ospita oltre 6.000 piante (collezioni di piante medicinali e velenose, piante carnivore, piante grasse, orchidee, piante acquatiche, piante alpine, piante mediterranee e piante tipiche del Triveneto). La pianta più antica ancora presente nell’Orto botanico è uno spettacolare esemplare di palma di S. Pietro (Chamaerops humilis) messa a dimora nel 1585, universalmente nota come “Palma di Goethe”.
A Cisterna di Latina, c’è il Giardino di Ninfa, definito dal New York Times il “giardino più bello e romantico del mondo”. Il parco si trova all’interno delle mura di un’antica città medievale. Nei primi del Novecento Ada Bootle Wilbraham con i figli Gelasio e Roffredo realizza a Ninfa un bellissimo giardino in stile inglese. L’oasi di 8 ettari ospita 1.300 piante provenienti da tutto il mondo, i resti delle chiese di Santa Maria Maggiore e di San Biagio su cui si arrampicano fiori e piante. Numerosi ruscelli e il fiume Ninfa rendono il luogo paradisiaco.
- Arte Sella è una manifestazione internazionale di arte contemporanea, nata nel 1986 che si svolge sui prati della Val di Sella. L'opera è seguita giorno per giorno nel suo crescere e l'intervento dell'artista esprime il rapporto con la natura basato sul rispetto. Si tratta solitamente di opere realizzate con sassi, foglie, rami o tronchi; raramente sono utilizzati oggetti, materiali o colori artificiali. Al termine della manifestazione le opere sono lasciate all’aperto affinché si integrino nel ciclo della natura. Fra le opere presenti più importanti la prima Cattedrale Vegetale realizzata nel 2001 dall'artista Giuliano Mauri (oltre 3.000 rami intrecciati a formare una cattedrale a tre navate). In ogni “colonna” c’è una pianta di carpino che, una volta cresciuta, dovrebbe prendere il posto della struttura portante attuale, destinata a marcire.