La meraviglia del paesaggio, l’atmosfera “fuori dal tempo” e la tranquillità hanno consentito all’isola lacustre più grande d’Europa di arrivare al terzo posto tra le 15 località da visitare nel 2019. La decima edizione dell’European Best Destination è stata vinta da Budapest, seguita da Braga (Portogallo).
Monte Isola fa parte dei Borghi più belli d’Italia ed è Destinazione europea di eccellenza (EDEN) per il suo impegno per un turismo sostenibile e il mantenimento della produzione locale. Nel sito dedicato al premio si legge:
“Monte Isola è probabilmente una delle più belle destinazioni in Italia. A soli 2 ore da Milano, offre il meglio della Lombardia in pochi chilometri quadrati. Questa grande montagna che emerge nel mezzo di un bellissimo lago è un paradiso in terra”.
I residenti sono circa 1800. Si spostano nell’oasi lacustre con motocicli, biciclette e con un piccolo autobus che svolge servizio tra le 12 piccole frazioni. I collegamenti con la terraferma avvengono su due tratte: Sulzano - Peschiera, Sale Marasino - Carzano, nel bresciano.
Dal 18 giugno al 3 luglio del 2016 è stato possibile raggiungere l’isola a piedi grazie all’opera "The Floating Piers" dell'artista bulgaro naturalizzato statunitense Christo (esponente della land art) che ha attirato in due settimane 1 milione e duecentomila visitatori.
Per percorrere il periplo in bici (circa 9,5 Km) ci vuole circa un’ora, un po’ più di due ore camminando. Mulattiere e sentieri dalla costa portano alla cima dell’Isola dove si trova il Santuario della Madonna della Ceriola.
Nel capoluogo Siviano, ci sono il Municipio, le scuole, l’ufficio postale, gli ambulatori, la banca e due piccoli supermercati. È un paese con caratteristiche medioevali, esposto al sole dall’alba al tramonto in ogni stagione.
La gamma di prodotti tipici varia dal pregiato Olio di Monte Isola, al Salame di Monte Isola leggermente affumicato, alla Sardina del lago d’Iseo (in alcuni periodi dell'anno è possibile vedere il “rito” delle sardine essiccate al sole lungo le rive del lago).
Cosa fare a Monte isola
Le reti di Monte Isola
Nel 1426 inizia il dominio della Repubblica di Venezia sul lago che durerà fino al 1797. La liberalizzazione del diritto di pesca abolisce gli antichi privilegi feudali e dà impulso alle attività legate alla pesca e alla fabbricazione delle reti.
Le corti umanistiche comprano sull’isola le reti da caccia. Nel Settecento il reddito derivante dalla lavorazione delle reti supera quello proveniente dalla pesca (nel 1857 il “Retificio Mazzucchelli” impiega 70 operai).
L’industrializzazione e la concorrenza internazionale provocano un brusco calo della produzione che però recentemente si è ripresa grazie a alcune imprese artigianali che, oltre alle tradizionali reti da caccia e da pesca, fabbricano reti per lo sport oggi vendute in tutto il mondo (anche in occasione dei Mondiali di calcio).
Nel Museo della Rete, situato nella fabbrica di reti più antica di Monte Isola, si trova una raccolta di documenti, fotografie storiche e oggetti sul mondo della rete e della pesca.