Smart working in vacanza: una nuova tendenza

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L’idea prende piede da Smartway, start up di Montepulciano che nasce con un duplice scopo: suggerire ai remote workers dei posti meravigliosi in cui vivere e lavorare; promuovere eccellenze rurali italiane e renderle attrattive verso questa nuova forma di visitatori. L’azienda è stata creata nel novembre 2020 e ad oggi vanta 11 borghi smartway (di cui 6 in via di sviluppo), 550 posti letto,130 hosts e 25 servizi selezionati.

Smartway è un punto di riferimento non solo per i privati, ma anche per le aziende. Realtà come Everli, Wind, Caffeina e Valzania si affidano alla startup per le loro politiche di welfare.

La piattaforma offre ai lavoratori in remoto, ambienti su misura, nei più caratteristici borghi del territorio, locale e nazionale, garantendo benessere in luoghi di lavoro non convenzionali.

Il team Everli, azienda leader nella spesa online, in Italia e all’estero, ha scelto Smartway come servizio per i suoi dipendenti. Sono circa 300 le persone che avranno a disposizione un budget annuale da utilizzare per esperienze di workcation, un mix tra vacanza e lavoro. Questa soluzione permetterà ai dipendenti di visitare alcuni dei borghi più belli d’Italia.

Federico Sargenti, Ceo di Everli ha dichiarato: “Con la ripresa è apparsa la necessità di una strategia che consentisse a tutti di coniugare la modalità di lavoro (smart o remote) con la possibilità di viaggiare, spostarsi dalle città e riscoprire la bellezza e la tradizione di luoghi meravigliosi. Smartway per noi è il partner perfetto per garantire questo altissimo livello di flessibilità, autonomia e welfare, dando prova concreta della nostra visione e della policy avviata in questi mesi”.

Smartway pone al centro della sua mission l’impatto sociale, attraverso la valorizzazione dei borghi e delle aree in cui soggiornano gli smart worker. Il progetto nasce per portare valore sul territorio: il lavoratore passa intere settimane nel borgo prescelto, fa spese, prenota esperienze, utilizza servizi.  Questo processo porta alla creazione di comunità ibride composte da remote workers e locals attraverso un’offerta di spazi di coworking, alloggi e servizi a misura di lavoro da remoto.  Grazie alla presenza di un ‘town angel’, un ‘angelo del posto’, la startup permette ai visitatori di vivere a pieno il luogo del soggiorno, il referente si propone come un punto di riferimento all’interno della comunità, perché i lavoratori possano integrarsi al meglio in essa.

Nel progetto Smartway la componente tecnologica è importantissima: una specifica app consente infatti di digitalizzare il borgo, dando agli uffici del personale la possibilità di comunicare con i dipendenti e di non perderne il controllo. Uffici di diverse aziende si trovano così dislocati nei più bei borghi italiani, dando vita ad una nuova era del lavoro in cui dimensione locale e dimensione globale sono più che mai intrecciate in un dialogo virtuoso.