L'importanza del turismo enogastronomico

L’offerta enogastronomica rappresenta una primaria motivazione di viaggio e il 49% dei turisti stranieri che soggiornano in Italia tornano a casa e continuano a comprare italiano.

Secondo un’analisi Coldiretti presentata alla Borsa internazionale del turismo 2018, l’alimentare è la principale voce del budget delle vacanze avendo superato persino quella dell’alloggio. Tra il consumo di pasti nella ristorazione (14 miliardi) e l’acquisto di prodotti alimentari nei negozi e nei mercati (12 miliardi), i turisti italiani e stranieri spendono per cibo e bevande circa 26 miliardi di euro, su un totale di 75 miliardi del fatturato turistico complessivo annuale.

L’offerta enogastronomica rappresenta una primaria motivazione di viaggio in Italia. Secondo una ricerca di Fiera Milano e Osservatorio Borsa Internazionale Turismo:

  • il 49% dei turisti stranieri che soggiornano in Italia, tornano a casa e continuano a comprare italiano (in prevalenza francesi, tedeschi e inglesi)
  • il 75% dei viaggiatori sceglie come meta di vacanza una destinazione rinomata per il cibo: il food & beverage rappresenta circa il 25% delle spese di ogni turista

Le vacanze e le gite enogastronomiche favoriscono abitudini salutiste, con una maggiore attenzione per i cibi naturali.

Monitoraggio ENIT

Il Monitoraggio ENIT fornisce indicazioni sul turismo proveniente dai principali mercati dell’incoming italiano e sui trend di vendita della Destinazione Italia da parte della domanda organizzata. Lo studio si fonda sulle risultanze di interviste ai maggiori Tour Operator stranieri unitamente ad informazioni qualitative circa la durata e tipologia dei viaggi, i prodotti prescelti, le Regioni e le località maggiormente richieste.

Il Monitoraggio Estate 2018 e le previsioni sull’autunno hanno coinvolto 137 Tour Operator - 88 europei e 49 di oltreoceano - presenti in 22 mercati stranieri.

I trend di vendita della destinazione Italia per il periodo estivo indicati dagli operatori mostrano una notevole crescita:

  • il 74% dei TO dichiara vendite in aumento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno
  • il 20% afferma che sono stabili
  • il restante 6% indica una flessione.

In crescita anche le vendite per l’intera stagione autunnale:

  • il 59% dei TO dichiara vendite in aumento rispetto allo stesso periodo del 2017
  • il 35% rileva stabilità
  • il restante 6% indica un calo.

Le destinazioni mondiali hanno totalizzato 1,3 miliardi di arrivi turistici internazionali, il 6,8% in più rispetto al 2016. Secondo i risultati provvisori dell’ultimo World Tourism Barometer dell’UNWTO si tratta del più alto tasso di crescita degli ultimi anni.

La spesa turistica relativa all’incoming in Italia per il 2017 è di 39 miliardi di euro ed è cresciuta del 7,7% sul 2016, mentre la spesa turistica degli italiani all’estero, pari a 24,6 miliardi di euro, è aumentata dell’8,9%. Ne deriva un saldo netto positivo di quasi 15 miliardi di euro (+5,7% sul 2016).

Domanda straniera

Sul podio troviamo i classici bacini di origine: Germania, Stati Uniti e Francia. La Germania si conferma il nostro principale mercato di provenienza per spesa, in crescita del 14,7% rispetto al 2016. Perdono gli Stati Uniti (-1,7% sul 2016) mentre la Francia cresce del 6,9%. Nel 2017, per entrate da turismo internazionale, si conferma il peso determinante delle prime 5 regioni che insieme coprono il 66% della spesa totale degli stranieri in Italia:

  1. Lazio con 6.916 milioni di euro (+20,5% sul 2016)
  2. Lombardia 6.461 milioni di euro (-1,4%)
  3. Veneto 5.908 milioni di euro (+8,4%)
  4. Toscana 4.353 milioni di euro (-3,2%)
  5. Campania 2.173 milioni di euro (+18,5%).

Ottime le performance delle due isole: in Sicilia la spesa degli stranieri, pari a 1.728 milioni di euro, è cresciuta del 23,6% rispetto al 2016 mentre in Sardegna si è rilevato un aumento del 33,4% nel 2017 sul 2016, grazie a 828 milioni di euro spesi dagli stranieri nella regione.

Fonte: ENIT