Scuse di New Orleans per il linciaggio di 11 immigrati italiani avvenuto nel 1891

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Il sindaco di New Orleans  LaToya Cantrell ha chiesto ufficialmente scusa  per il drammatico linciaggio di 11 immigrati italiani avvenuto il 14 marzo 1891.

La lettura del proclama, che contribuisce a sanare una ferita aperta da 128 anni, è avvenuta presso la sede dell’American Italian Cultural Center di New Orleans.  

L’Ambasciatore d’Italia negli Stati Uniti, Armando Varricchio, ha ringraziato l’Order Sons and Daughters of Italy per l’impegno costante profuso per raggiungere questo risultato.

Il linciaggio

New Orleans era, alla fine dell’Ottocento, una fra le maggiori città degli Stati Uniti. Una buona parte degli abitanti era di origine italiana, perlopiù emigrati siciliani imbarcati a Palermo che finivano per vivere in quartieri isolati, spesso sfruttati dalle organizzazioni mafiose locali.

Il capo della polizia locale David Hennesy viene ucciso dopo aver dichiarato che avrebbe testimoniato a favore dei Provenzano - famiglia con cui probabilmente era colluso - ai danni dell’altra famiglia (Matranga) dedita a attività illegali nella città.

L’opinione pubblica e la stampa immediatamente indicano la mafia italiana come sicuro mandante e le forze dell’ordine arrestano 19 italiani (alcuni con precedenti penali, altri estranei a qualsiasi attività illegale).

Otto imputati vengono subito assolti e prosciolti, altri 11 vengono ingiustamente trattenuti con il pretesto di dover ancora celebrare il processo di appello.

Gli abitanti di New Orleans non accettano le conclusioni della giurisprudenza e chiedono un incontro per “porre rimedio al fallimento della giustizia“. Il sindaco Joseph Shakespeare accusa i siciliani d’essere gli «individui più abietti, più pigri, più depravati, più violenti e più indegni».

Il libro "Vendetta"

Come racconta il docente americano Richard Gambino nel suo libro Vendetta circa 3.000 persone si radunano, prendono d’assalto la prigione in cui sono detenuti  ingiustamente gli 11 italiani (già assolti nel primo grado di giudizio). Dopo averli impiccati ai lampioni, “fecero disporre in fila alcuni dei cadaveri in una vasta stanza, per consentire alla gente di sfilarvi davanti. Migliaia di individui, continuarono ad affluire per cinque ore. (…) Alcune delle donne inzupparono i propri fazzoletti di pizzo nel sangue dei morti per ricordo».

Il governo federale, per interessamento diretto del Presidente  Benjamin Harrison, pagherà poi un indennizzo alle famiglie, ma nessuno verrà mai processato e il più drammatico linciaggio della storia degli USA resta impunito.

Come ricorda questo video al minuto 16: Lo Statuto del Ku Klux Clan prevedeva l’eliminazione dei negri, degli immigrati cattolici e degli ebrei. Nella graduatoria del razzismo negli Stati Uniti siamo secondi per numero di linciaggi subiti, dopo gli afroamericani.

Regarding the italian population

Anche questa vignetta, pubblicata pochi anni prima del linciaggio da The Mascot, sintetizza il clima l’odio per la popolazione - razza italiana, che si respirava in certi ambienti.

Regarding Italian population

  1. La prima didascalia definisce gli  immigrati italiani bivaccati in mezzo alla strada: «Un fastidio per i pedoni».
  2. La seconda descrive con disprezzo «Gli appartamenti in cui dormono».
  3. La terza ritrae italiani che si accoltellano: «Un piacevole passatempo pomeridiano».
  4. La quarta suggerisce il modo per “sbarazzarsi di loro» calandoli con una carrucola in mare
  5. L’ultima paragona gli italiani a dei cani randagi da catturare con l’accalappiacani: «Come arrestarli».

Se ci fossero stati i social Network, sarebbe stata una vignetta di sicuro successo…