Piero Bassetti ha rilasciato una video intervista a Leopoldo Gasbarro, direttore di Wall Street Italia, in cui parla dell’Italia nel post coronavirus. Bassetti oltre a proporre stimoli e suggerimenti svariati, analizza lucidamente i momenti che stiamo vivendo, interpretando la realtà e accompagnandoci nel mondo nuovo in cui vivremo quando tutto questo sarà finito.
Qui di seguito un breve estratto dell’intervento, che potete visionare in maniera integrale qui.
“Per un futuro migliore post pandemia bisognerà digerire e assimilare una seria di cambiamenti.
In primis la digitalizzazione del lavoro che ora si sta organizzando sulla mobilità del segno. Il lavoro da remoto è una rivoluzione radicale perché vuol dire che i problemi del mondo lavorativo non dovranno essere più affrontati con una cultura territoriale, ma bensì con un approccio reticolare. Cambierà la città. Una Milano che lavora in remoto vedrà i grattacieli svuotarsi e porterà ad una faticosa risoluzione di quel rapporto che vedeva la città come punto privilegiato rispetto alla periferia. Ci troveremo difronte ad una trasformazione radicale delle grandi organizzazioni dei consumi, per esempio la mobilità sarà in rapporto con il turismo in modo del tutto nuovo.
Il turismo, ad esempio, era già immerso in una fase critica, difronte all’esplosione della mobilità. Basti pensare a Venezia o alle Cinque terre che da tempo hanno cessato di essere mete turistiche per configurarsi come zone critiche di concentrazione di massa. Questo problema di riorganizzare il movimento dopo la stasi, introduce al problema del “dove andremo”?
Tutti questi fattori porteranno ad un uso del territorio tutto diverso da come tradizionalmente era organizzato. Dalle Chiese agli ospedali, dalle scuole alle caserme dovremmo fare i conti con gli insegnamenti che la pandemia ci ha proposto.
Dopo il corona virus, forse la politica potrà capire che deve smettere di funzionare come non funzionava prima di questa crisi”.