In Italia in realtà non hanno mai messo piede, ma poco importa, ché l’amore non ha confini.
A Kimmie arriviamo per vie traverse. Difficilmente l’avremmo trovata per caso, dato che Silver Ant è invisibile a chi non lo cerchi, imboscato al primo piano di un palazzo cadente dove, ammettiamolo, nessuno sano di mente entrerebbe per farsi tatuare. Fatto sta, però, che la scorsa estate quattro amici sono tornati dal Vietnam senza epatite, con quattro nuovi tattoo e una storia divertente sulla ragazza alla reception, che ha imparato l’italiano ascoltando Umberto Tozzi. Sei mesi dopo siamo qui anche noi. Mentre la grafomane si fa scrivere wanderlust sul polso in onore del viaggio, Kimmie racconta di aver scoperto la nostra lingua perché i suoi genitori ascoltavano l’opera. Pavarotti le ricorda l’infanzia, quando intona O sole mio dimostra pure di avere una bella voce, allenata in anni di karaoke (che, per chi non lo sapesse, qui è un po’ lo sport nazionale). Ma il suo idolo è l’Umberto, la sua canzone preferita Ti amo: “Conosco tutte le parole, me le sono tradotta da sola”, dice. Né disdegna ritmi più moderni: J.Ax è bello e bravo, “Proprio il mio tipo, con tutti quei tatuaggi”, e quando l’ingegnere le fa vedere un video di Fedez su YouTube sembra apprezzare parecchio. Cattolica di famiglia, è pure fan di suor Cristina, la suora di The voice.
Anche Lâm se ne intende di musica nostrana. Conosce Toto Cutugno, Notti magiche e Gianna, che qui in Vietnam è stata usata come sigla di una trasmissione sportiva. Ma la sua passione è un’altra: il Milan. Dai primi anni 2000, tempi d’oro di Paolo Maldini e Carlo Ancelotti allenatore, è la sua squadra del cuore. Segue le partite (“A volte sto sveglio la notte e il giorno dopo dormo al lavoro”, ammette), è stato in Cina durante la tournée asiatica di qualche agosto fa, ha incontrato Montella e alcuni giocatori. Soprattutto, è uno dei moderatori della pagina A.C. Milan Vietnam, che su Facebook ha più di 20 mila iscritti. Il suo sogno, manco a dirlo, è venire a vedere una partita a San Siro. Tu procurati il volo, Lâm, che a ospitarti a casa ci pensiamo noi!
A cura di Rum on the run