Lo spettacolo porta in scena una storia italica, quella del missionario palermitano martirizzato in Giappone, Giovan Battista Sidoti, uomo di coraggio e fede che, con il maestro confuciano noto politico e studioso, Hakuseki Arai, ha cercato un incontro tra due popoli.
Il missionario, partito da solo per il lontano e allora sconosciuto Oriente, è sbarcato in Giappone sull’isola di Yakushima il 10 ottobre 1708 e morto martire a Tokyo il 16 novembre del 1715 insieme ai suoi due servitori Haru e Chosuke da lui battezzati.
Le ossa di Sidoti sono state trovate nel luglio del 2014 a Tokyo vicino a quelle dei due coniugi giapponesi. Per Padre Sidoti e i suoi due servitori il 7 marzo di quest’anno, presso il Palazzo arcivescovile di Palermo, si è celebrata la sessione di apertura dell’inchiesta relativa alla causa di beatificazione.
L’opera teatrale è scritta dalla giornalista Annamaria Waldmüller Volpi. Lo spettacolo è prodotto dalla famiglia Volpi con il Patrocinio del Comune di Palermo, dell’Ambasciata del Giappone in Italia e della Fondazione Italia Giappone, per la regia e le musiche di Mariano Bauduin, le scene di Nicola Rubertelli e i costumi di Marianna Carbone.
Protagonisti dello spettacolo sono Sidoti ed il maestro confuciano Arai, rispettivamente interpretati da Mario Zucca e Micha Van Hoecke, assieme a Paolo Romano nel ruolo di narratore, Patrizia Spinosi e Lello Giulivo nel ruolo dei due servitori (Haru e Chosuke) che Sidoti converte, violando i divieti che l’avrebbero lasciato in vita.
Lo spettacolo parla di una storia antica ma declinata con linguaggio contemporaneo, che mescola recitazione, canto e danza nei vari stili dal kabuki agli orientalismi barocchi della Commedia dell’arte.
Potete godere di questo spettacolo profondamente italico in due date diverse:
VENERDÌ 24 GENNAIO
ORE 20:30
SABATO 25 GENNAIO
ORE 18:30
Palazzo della Cancelleria, Sala Riaria, Piazza della Cancelleria, 1 - Roma
Ingresso libero, previa prenotazione, fino a esaurimento posti.