1 luglio 2022

Unknown Unknowns. An Introduction to Mysteries

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Dal 15 luglio all’11 dicembre 2022, presso la Triennale di Milano, si terrà la XXIII Esposizione Internazionale a cui parteciperanno oltre 40 Paesi. 

Saranno più di 40 i Paesi rappresentati alla 23ª Esposizione Internazionale di Triennale Milano “Unknown Unknowns. An Introduction to Mysteries” attraverso progetti e opere provenienti da diversi ambiti disciplinari che si interrogano su ciò che non sappiamo di non sapere. Sarà una partecipazione diversificata in termini di temi, prospettive, contesti e provenienze che darà vita a una costellazione di mostre, installazioni e progetti speciali, in un percorso che attraverserà tutti gli spazi di Triennale. Il progetto nasce in collaborazione con il Bureau International des Expositions (BIE) e il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.

Sono state numerose le adesioni registrate, anche in seguito alla decisione di spostare l'apertura dell'esposizione a Luglio, fattore che ha permesso di ampliare il numero di Paesi partecipanti e di favorire una maggiore presenza dei visitatori stranieri. L'intento della 23ª Esposizione Internazionale è quello di aprire ad uno spazio di discussione in cui curatori, artisti, designer, architetti, scienziati, scuole e collettivi provenienti da tutto il mondo possano incontrarsi e discutere liberamente su come estendere i confini della conoscenza umana.

Oltre ad una importante mostra tematica sull'astrofisica, la 23ª Esposizione Internazionale ospiterà anche altre due mostre: una progettata insieme a Fondation Cartier pour l’art contemporain e l’altra curata da Marco Sammicheli, direttore del Museo del Design Italiano di Triennale. Saranno inoltre presenti   una serie di installazioni e progetti speciali che vedranno coinvolti gli storici dell’arte Giovanni Agosti e Jacopo Stoppa, il musicista e scrittore Francesco Bianconi, il filosofo Emanuele Coccia, Romeo Castellucci, artista e Grand Invité di Triennale 2021-2024, Ingrid Paoletti, docente del Politecnico di Milano, per finire con un’opera cinematografica di Andrea Branzi, maestro dell’architettura e del design.