10 agosto 2020

L’Italia vista con gli occhi di un italico nella mostra di Nemanja Bosdanovic

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Viene inaugurata oggi, dieci agosto 2020, a Kladovo, la mostra “L’Italia come non l’avete mai vista”. Il progetto è una raccolta fotografica organizzata dall’Istituto italiano di cultura di Belgrado, in collaborazione con la Biblioteca “Centar za kulturu” di Kladovo e l’Associazione Art’epok, aperta fino al 30 agosto a Kladovo presso la Biblioteca “Centar za kulturu”.

L’autore delle fotografie in mostra è l’architetto Nemanja Bogdanovic che, viaggiando in Italia nel corso degli ultimi dieci anni, ha immortalato con il cellulare i luoghi di suo interesse, la sua quotidianità e tanti momenti legati alla sua esperienza personale. Ha visitato diverse centinaia di luoghi in diciotto regioni su venti di questo paese, ha effettuato un percorso lungo circa trentamila chilometri ed ha scattato diverse migliaia di fotografie con lo smartphone di cui una selezione è presente in questa mostra. Per la prima volta sarà possibile osservare luoghi d’Italia, rappresentati con spontaneità e naturalezza. Il progetto non si propone come una costruzione “artefatta” e stereotipata del Bel Paese, ma è un vero e proprio viaggio inedito, tra i borghi e le strade d’Italia, attraverso lo sguardo spontaneo di un italico.

Il fotografo serbo riesce a restituire la raffinata bellezza del Paese attraverso scatti che raccontano 50 siti culturali e 5 siti naturali iscritti nella lista del patrimonio mondiale UNESCO.

Da Venezia, da Verona, dai laghi di Garda e di Como, da Milano, dal Piemonte, da Genova, passando per Bologna, Firenze, l’incantevole Toscana, il cuore verde d’Italia – l’Umbria, la Città Eterna e la regione Lazio, fino a Matera, capitale europea della cultura 2019, la fiabesca Alberobello e la Sicilia. Bellezze naturali, capolavori architettonici, manifestazioni culturali e artistiche, gastronomia sono immortalati nelle fotografie di Bogdanovic che, oltre a poter essere considerate delle poetiche rappresentazioni dei valori alla base dell’italicità, si propongo come uno strumento capace di suscitare, almeno in parte, alcune delle sensazioni che lui stesso ha sperimentato in occasione dei suoi viaggi da italico.