28 maggio 2019

Fra Angelico e gli inizi del Rinascimento a Firenze

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Nell’anno del suo bicentenario, il Museo del Prado propone una mostra dedicata al Rinascimento fiorentino e, in particolare, a Guido di Pietro, detto Fra’ Angelico.

Dal 28 maggio al 15 settembre l'esposizione, curata da Carl Brandon Strehlke, propone opere realizzate nel periodo compreso tra il 1420 e il 1430.

Pezzo forte l’Annunciazione di Beato Angelico recentemente restaurata presso il Museo del Prado e considerata la prima pala d’altare fiorentina in stile rinascimentale in cui le logiche prospettiche per organizzare lo spazio seguono le nuove regole suggerite dal Brunelleschi. L’attento lavoro di restauro ha riportato il dipinto allo splendore originario, recuperando le cromie e la luminosità volute dall’artista frate.

In mostra anche la Vergine del melograno (raccontata nel video) e la Madonna con Bambino in terracotta di Donatello, prestata dal Palazzo Pretorio di Prato e anch’essa restaurata grazie al supporto di Friends of Florence e American Friends of the Prado Museum.

Gli altri artisti del primissimo Rinascimento a Firenze che completano il percorso espositivo con più di 80 opere sono:  Masaccio, Masolino, Filippo Lippi e gli scultori Ghiberti e Donatello.

Giorgio Vasari, nelle “Vite dei più celebri pittori, scultori e architetti” racconta:

“I Santi che egli dipinse hanno più aria e somiglianza di Santi, che quelli di qualunque altro. Aveva per costume non ritoccare mai alcuna sua dipintura, ma lasciarle sempre in quel modo che erano venute la prima volta, per credere (secondo ch’egli diceva) che così fosse la volontà di Dio. Dicono alcuni che fra Angelico non arebbe messo mano ai pennelli, se prima non avesse fatto orazione”.